Dura la vita - Atto secondo
Sono costretto a raccomandarvi di nuovo di mettere a letto i bambini e di distrarre le donne incinta perché sto per rappresentare l'ennesimo dramma umano.
C'è la crisi signori, di questi tempi è normale che le cose vadano così male. Però è durissima da accettare...
Allo sfacelo di una vita professionale sprofondata in un nefasto vortice, si somma il progressivo degenerare del luogo fisico in cui sono destinato a vivere i miei stenti.
ATTENZIONE!
Se decidete di proseguire nella lettura sappiate che non potrò pagare il conto del vostro analista quindi procedete a vostro rischio.
Che nostalgia degli inizi; quelli sì che erano bei tempi.
Vivevo a Saronno e, con mia somma gioia, l'allevatrice con cui collaboravo mi raccomandò a una sua cliente.....di Biassono.
Che piacere quei 30 km ad andare e altrettanti a tornare fra Solaro, Varedo, Monza e ridenti cittadine limitrofe. Che piacere ricordare che non sono MAI riuscito a tornare a casa senza perdermi. E che dire dello splendido parchetto/parcheggio dove andavamo a lavorare? La splendida distesa di cacche di cane non raccolte, i piacevoli sacchi della spazzatura al contorno. Un vero paradiso...

Poi cominciò il declino.
Il primo passo furono prati verdi a perdita d'occhio.
Per fortuna c'erano ancora alcuni piaceri insostituibili: girare con la tanica dell'acqua in macchina, dover cambiare posto se l'erba era alta per non farsi sparare dai contadini, gestire l'imprevedibile ciclista che ogni tanto compariva a vivacizzare la situazione e, massimo dei piaceri, qualche volta rimanere impantanato per strada e dover chiedere aiuto per uscirne...
Ospite in un campo recintato, ben tenuto, con i fiori piantati tutto attorno, ostacoli per gli esercizi, prati attorno e un po' di ombra. Un disastro insomma!!!
Meno male che ogni tanto il posto non era disponibile e che ad un certo punto me ne sono dovuto andare altrimenti forse non sarei sopravvissuto a tanto...
Qui pensavo proprio di essere arrivato al punto più basso.
Due grandi spazi recintati, uno sotto piante secolari, l'altro in mezzo ad un frutteto con la sfiga di dover assaggiare di continuo ciliege, fichi, mele, pere e prugne.
Un piccolo ricovero dove ritirare gli attrezzi. Il tutto in una zona tranquilla dove il fastidio più grande sono le gazze e i gatti che ogni tanto vengono a farsi un giro per vedere come butta.
Guardate che la vita è davvero una tragedia...
Una cascina in una piccola frazione che confina con boschi e prati;
400 metri quadri di spazio coperto;
Un pozzo per l'acqua;
Una piccola struttura in cui c'è ancora il forno a legna in cui si faceva il pane;
10.000 metri quadri di terreno fra prati e boschi a disposizione per le nostre attività;


La nuova casa di Dog's Soul è in arrivo.....SI SALVI CHI PUO'!!!!!!
P.S.: La cascina si trova a 500 metri in linea d'aria da un canile in cui non siamo (ancora) riusciti a lasciare un segno tangibile. Sarà mica un messaggio del destino? Cosa vorrà dire?!?!?!? :-)